L’Arabesque, ispirandosi a Le Petit Prince come ritorno all’infanzia, alle emozioni e alla fantasia, racconta colori e natura di quel viaggio immaginario e del suo pianeta solitario.
L’ Arabesque e la scatola dei desideri di Le Petit Prince
Ciascuno di noi, ascoltando quella fantasia che riaffiora, ritrova il “Petit Prince” in attesa. Come se volesse raccontare con la sua storia questa collezione, come se ci aiutasse a sbirciare dentro una scatola magica per ritrovare i nostri desideri. E farli avverare.
Ispirata dai paesaggi naturali e dall’immaginario poetico, la nuance delicata della sua rosa si immerge tra i verdi dei giganteschi Baobab, accompagnata dal morbido marrone della volpe. Mentre la notte appare nei suoi neri bui illuminata dagli argenti delle sue stelle a dipingere l’universo.
La collezione racconta storie di fiori tridimensionali che sbocciano su abiti a ruches asimmetriche, tessuti leggeri, ampie gonne di velluto e fiocchi di tulle.
Le forme, i tessuti, i volumi e le materie si intrecciano con queste sfumature. Piccole sculture stupefacenti da indossare, pensati per chi ama l’arte nel quotidiano e per illuminare gli outfit dei momenti importanti.
Sartorialità essenziale, ricercata, raffinata e perfetta nei capi firmati L’Arabesque
Come il Petit Prince osserva l’aprirsi della rosa e la bellezza della sua perfezione, così la collezione si ferma ad osservare, nella lentezza del suo vestirsi. Quell’essenziale, a volte non visto, come la sartorialità impeccabile. Una magica mano che ha sempre dipinto e cesellato ogni capo e ha tracciato negli anni la strada de L’ Arabesque.
Poi è la passione ad ispirarci, per non smettere mai di guardare il mondo con gli occhi pervasi di curiosità e meraviglia. Sempre alla ricerca di nuovi sogni e imperdibili avventure.
Ogni pezzo è un inno alla bellezza, un invito a immergersi in un mondo dove la natura e la creatività si intrecciano in un abbraccio senza tempo.
Stefania Lupi