I difetti della vista sono piuttosto diffusi a livello mondiale e la tendenza è destinata a consolidarsi anche in futuro. La conferma arriva dall’ultimo rapporto dell’OMS, secondo il quale entro il 2050, il 50% della popolazione mondiale soffrirà di miopia.
Per correggere i difetti refrattivi si possono utilizzare gli occhiali o le lenti a contatto. Entrambi questi strumenti, talvolta, possono risultare fastidiosi e poco tollerati, andando a compromettere il benessere di chi li indossa.
Per ovviare alla problematica e correggere in modo definitivo i difetti visivi è possibile ricorrere alla chirurgia refrattiva che, mediante l’utilizzo di laser di ultima generazione o sonde a ultrasuoni, permette di intervenire direttamente sulla cornea, andando a modificarne la superficie, a seconda del disturbo riscontrato.
Naturalmente, per ottenere risultati ottimali è importante rivolgersi a figure professionali altamente qualificate che sappiano determinare il tipo di intervento più indicato per la specifica situazione di ogni, singolo paziente.
Ne costituisce un esempio il chirurgo refrattivo oculistico Angelo Appiotti, vero e proprio punto di riferimento nel campo che effettua ogni intervento adottando un approccio personalizzato e avvalendosi di macchinari e strumenti all’avanguardia.
I difetti più comuni della vista
Tra i difetti più comuni della vista che possono essere corretti con la chirurgia refrattiva c’è la miopia, di cui ne è affetta circa il 25% della popolazione italiana.
Si tratta di un disturbo che impedisce la visione chiara degli oggetti da lontano, poiché l’immagine si forma davanti alla retina e non su di essa. A seconda delle diottrie mancanti, che possono andare da -0,50 ad oltre -30, si parla di miopia lieve, media, elevata o elevatissima.
L’astigmatismo, invece, è un disturbo visivo dovuto ad un’irregolarità della superficie della cornea che porta numerosi fastidi sia visivi che generali (mal di testa, nausea, difficoltà nella concentrazione, riduzione della luminosità). Innanzitutto, la persona affetta da questa ametropia avrà difficoltà nel mette a fuoco gli oggetti, nella lettura e nel vedere chiaramente i contorni di un’immagine, vicina o lontana.
Si tratta di un difetto che, specialmente se di grado lieve, può essere asintomatico. In caso contrario, è possibile accorgersene quando si manifesta in modo più importante, attraverso la perdita di 1 o più diottrie.
L’ipermetropia, infine, è un disturbo refrattivo dovuto alle dimensioni ridotte del bulbo oculare che consente di mettere a fuoco nitidamente le immagini lontane, ma non quelle vicine.
La presbiopia, a differenza della miopia e dell’astigmatismo, colpisce tutte le persone sopra i 40 anni di età ed è dovuto all’invecchiamento dell’occhio che non ha più la capacità di adattarsi e modificarsi per vedere in modo chiaro gli oggetti vicini.
La chirurgia refrattiva permette di correggere tutti questi difetti, attraverso tecniche sempre meno invasive.
Quali sono le principali tecniche di chirurgia refrattiva?
Tra le tecniche più utilizzate nell’ambito della chirurgia refrattiva figurano la PRK, la FemtoLASIK e la ReLEx SMILE.
La PRK è una tecnica utilizzata da oltre 30 anni per correggere astigmatismo, miopia e ipermetropia di grado lieve in tutti quei pazienti che, avendo cornee molto sottili, non possono sottoporsi ad altre tipologie di interventi.
È inoltre fondamentale che abbiano compiuto 18 anni e che non siano affetti da particolari patologie. Durante l’operazione viene utilizzato un laser a eccimeri che interviene sulla curvatura della cornea, modificandola a seconda del difetto da correggere.
La FemtoLASIK è una tecnica che può essere personalizzata a seconda della tipologia di disturbo riscontrato. Prevede l’impiego di due laser differenti, il femtolaser – che ha lo scopo di creare un flap corneale in pochissimi secondi – e quello ad eccimeri, che provvede a correggere il difetto visivo. I pazienti ideali sono affetti da miopia fino a -8 diottrie, da astigmatismo o da ipermetropia con un massimo di -5 diottrie per entrambi i disturbi.
La ReLEx SMILE è invece una tecnica di terza generazione pensata per intervenire solo nei casi di miopia e astigmatismo miopico. Il chirurgo utilizza un unico laser a femtosecondi, il VisuMax® Zeiss che, in meno di due minuti per entrambi gli occhi, è in grado di correggere rapidamente i difetti visivi.