Voile Blanche, un’originale collezione autunno/inverno 2018_2019 dal lusso discreto
La collezione autunno/inverno 2018-2019 di Voile Blanche, il brand che nel 2004 ha creato la prima scarpa in dacron, il materiale usato per le vele, è all’insegna di qualità, stile e innovazione, oltre che della cura del dettaglio. Nascono così calzature originali, create con lavorazioni e materiali particolari e dedicate a chi ama distinguersi con un look ricercato.
Voile Blanche per la prossima stagione fredda invita a fermarsi, a riprendersi il proprio tempo, a disconnettersi da tutto e tutti. Una collezione in cui equilibrio e semplicità emergono dalla combinazioni di materiali caldi come legno e lana per creare una sensazione di lusso discreto. Lo stile è puro, spoglio, impeccabile, le linee leggere e fluide. La cartella colori è temperata, naturale ed elegante con nuances che vanno dai beige preziosi ai verdi paesaggio, al blu tono su tono.
In continua evoluzione, con performance sempre più tecniche, in un’instancabile ricerca per migliorare la definizione di sneaker, Voile Blanche mantiene inalterate le caratteristiche di sempre: contemporanee, tecnologiche e colorate, ma rinnovate nelle connotazioni funzionali e nel design.
I pellami sono ossidati, patinati, sporcati di ruggine, dall’aspetto vintage e si accompagnano a gomma riciclata e spalmature bicolor con contrasti segnaletici.
L’estetica dell’arte africana si fonde con suggestioni etno-chic dal sapore anni 80. I materiali sono stratificati e in contrasto con livelli visibili. I colori sono saturi, dall’ effetto neon e con spinte verso il ruvido ed il tribale. Le stampe sono ludiche e riconoscibili al primo colpo d’occhio, come su un poster.
La parte della collezione dedicata alla donna è un tripudio di glitter, strass e piume; pietre e paillettes assumono un aspetto luminoso, riflettente che richiama la tempesta. Brillante, come animata da una vita luminosa, la palette è scura e marina schiarita da tocchi fluorescenti o pastello. Come ombre attraversate da led luminosi, poesia e tecnologia si sovrappongo in questo gioco di specchi.
